Title: Concorso di idee per la – TEAM: Landplayer (arch. Sara Lagna, arch. Gabriele Fanuli, arch. Antonio Palma)
Location: Foggia
Date: 2020
Stato: 5° classificato
Descrizione:
Progetto di riqualificazione del Parco Paglia a Foggia per il Poligrafico e Zecca dello Stato, classificato al 5° posto della classifica generale. Progettisti: arch. Sara Lagna, arch. Gabriele Fanuli, arch. Antonio Palma.
L’area, di estensione pari a circa 37 ettari, originariamente utilizzato per la coltivazione del grano da cui si estraeva la cellulosa per la produzione della carta e adibito a Centro Chimico Militare durante la seconda guerra mondiale, rientra nel contesto territoriale del QUADRONE DELLE VIGNE, definito dal DPP del PUG di Foggia come spazio rurale di pregio, avvalorato dalla presenza del Regio Tratturello Foggia-Zapponeta tutelato dal PPTR, che corrisponde alla attuale Via del Mare, attraverso cui si accede al Parco. Adiacente allo Stabilimento del Poligrafico della Zecca, l’area del Parco è l’estremità orientale del periurbano foggiano. Dall’analisi dell’inquadramento urbanistico, nello specifico del DPP del Pug e del Piano della Mobiltà Sostenibile, è facile dedurre quanto anche le previsioni programmatiche sottolineano la prima criticità di tale area, ovvero il suo isolamento dalla vita urbana ma al contempo anche una prima opportunità: diventare essa stessa in un luogo strategico di interesse pubblico, fungendo da cerniera tra la campagna e la città di Foggia.
Il processo progettuale del Parco Paglia ha avuto inizio dalla riflessione circa i caratteri identitari dell’area, come quello storico riconoscibile in segni visibili (l’edificio torre, ex centro chimico militare, l’originario asse visivo e di collegamento dell’ingresso con la torre, il tunnel sotterraneo che in tempo di guerra permetteva di raggiungere dall’ex CCM gli impianti centrali della Cartiera) e segni invisibili (la coltivazione del grano, i processi di raccolta e stoccaggio della paglia nelle cosiddette mete da parte dei pagghiarule). Oltre al carattere storico, è stato necessario conferire ugual peso al carattere naturalistico, fin ora espresso unicamente dalla presenza del Falco Grillaio che ha scelto la Torre dell’ex CCM come luogo adatto per nidificare durante la sua migrazione, e il carattere socio- economico che il Parco Paglia dovrà assumere perché possa diventare un attrattore, ovvero, utilizzando la definizione matematica, un insieme verso il quale si evolve un sistema dinamico dopo un tempo sufficientemente lungo. Da questa immagine è stato tratto il concept del nuovo Parco Paglia, un sistema dinamico e sostenibile, ricco di diversità naturalistiche, di narrazioni storiche, esperienze agricole e occasioni sociali che seguendo le necessarie tempistiche di attuazione, crescita e sviluppo possa diventare il polo di convergenza di una varietà di flussi e funzioni: naturalistico, agro-produttivo, didattico, museale, sportivo, turistico e socio-culturale.